Confermata la condanna dell'ex inviato: L'Alta Corte di Taiwan conferma la sospensione della pena per appropriazione indebita

La condanna sospesa dell'ex rappresentante in Nigeria resta in piedi, evidenziando la responsabilità del corpo diplomatico
Confermata la condanna dell'ex inviato: L'Alta Corte di Taiwan conferma la sospensione della pena per appropriazione indebita

Taipei, 1 maggio – L'Alta Corte di Taiwan ha confermato la pena sospesa inflitta all'ex diplomatico taiwanese Yang Wen-sheng (楊文昇), che ha ricoperto la carica di capo dell'ufficio di rappresentanza di Taiwan in Nigeria.

L'Alta Corte non ha trovato motivi per ribaltare il verdetto precedente, emesso inizialmente dal Tribunale distrettuale di Taipei.

Yang Wen-sheng (楊文昇) ha ricoperto la carica di rappresentante in Nigeria da luglio 2018 a settembre 2020. La sua condanna è scaturita da accuse di uso improprio dei fondi di rappresentanza per spese personali.

Secondo l'atto d'accusa, Yang Wen-sheng (楊文昇) ha utilizzato i fondi, per un totale di 483,36 dollari USA, per spese personali, tra cui pasti in famiglia e generi alimentari.

L'ufficio del procuratore distrettuale di Taipei ha incriminato l'ex diplomatico per potenziali violazioni della legge anticorruzione e del codice penale, in particolare in relazione alla falsificazione di documenti.

I procuratori hanno raccomandato la clemenza, citando l'ammissione di colpa di Yang Wen-sheng (楊文昇) e il rimborso dei fondi utilizzati in modo improprio, che ammontavano a meno di 50.000 NT$ (1.559 dollari USA).

Nell'ottobre 2024, il tribunale distrettuale ha condannato Yang a 24 mesi di reclusione e alla privazione dei diritti civili per un anno, entrambi sospesi per cinque anni. Il tribunale ha anche imposto 150 ore di servizio alla comunità sotto supervisione probatoria per lo stesso periodo.

Yang Wen-sheng (楊文昇) ha presentato appello contro la sentenza iniziale, ma l'Alta Corte ha respinto l'appello giovedì. La corte ha dichiarato che, in quanto inviato all'estero, aveva tradito la fiducia riposta in lui e abusato della sua posizione per arricchimento personale.

La sentenza può ancora essere impugnata.



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