Il bivio energetico di Taiwan: Proteste, partenze e futuro dell'alimentazione

Il ministro dell'Economia affronta il contraccolpo dell'abbandono dell'energia nucleare a Taiwan.
Il bivio energetico di Taiwan: Proteste, partenze e futuro dell'alimentazione

Il futuro energetico di Taiwan è sotto esame mentre scoppiano proteste sulle politiche governative in evoluzione. Con la disattivazione programmata dell'Unità 3 della Centrale Nucleare, che prepara il terreno per una Taiwan non nucleare, crescono le preoccupazioni per le implicazioni sull'approvvigionamento energetico della nazione.

Il Ministero degli Affari Economici è diventato un punto focale del dissenso, con numerosi dipendenti di Taipower che esprimono il loro malcontento. Durante un'interrogazione legislativa, il legislatore del Kuomintang (KMT) <strong>羅廷瑋 (Luo Tingwei)</strong> si è rivolto al Ministro degli Affari Economici, <strong>郭智輝 (Kuo Chih-hui)</strong>, in merito alle proteste. <strong>郭智輝 (Kuo Chih-hui)</strong> ha riconosciuto di essere a conoscenza delle manifestazioni, ma ha espresso incertezza riguardo alle richieste specifiche. Ha anche messo in discussione la competenza e la rappresentatività dei manifestanti, affermando: "Se non ce la fanno, possono andarsene." <strong>羅廷瑋 (Luo Tingwei)</strong> ha espresso preoccupazioni per le possibili ripercussioni sui dipendenti che protestano.

Le preoccupazioni che circondano la politica non nucleare sono aggravate dalla possibilità incombente di carenze energetiche. Iniziata da 楊家法 (Yang Chia-fa), un dipendente di Taipower e fondatore della Climate Pioneer Alliance, la "Grass Green T Action" ha circondato il Ministero degli Affari Economici il Primo Maggio, sfidando le politiche energetiche del partito al governo. I manifestanti hanno espresso la loro disapprovazione per l'utilizzo di fondi pubblici per compensare le significative perdite di Taipower, sostenendo invece politiche che favoriscano l'energia nucleare insieme all'energia verde. All'incontro hanno partecipato oltre cento dipendenti di Taipower e sostenitori dell'"energia verde alimentata dal nucleare."



Sponsor