Taiwan rischia il sabotaggio dei cavi: Capitano cinese incriminato per incidente sottomarino

Un'imbarcazione registrata nel Togo e un presunto danno intenzionale al collegamento di comunicazione vitale di Taiwan
Taiwan rischia il sabotaggio dei cavi: Capitano cinese incriminato per incidente sottomarino

Tainan, Taiwan - 11 aprile - I procuratori di Tainan hanno formalmente incriminato il capitano cinese di una nave registrata in Togo in relazione al danneggiamento di un cavo sottomarino di comunicazione che collega Taiwan e Penghu. La procura richiede una condanna detentiva per il capitano, identificato solo con il suo cognome, Wang (王).

L'incriminazione, annunciata dall'Ufficio dei Procuratori Distrettuali di Tainan venerdì, afferma che Wang ha violato la Legge sulla Gestione delle Telecomunicazioni. L'incidente ha coinvolto il mercantile "Hong Tai", che è stato ispezionato e il cui equipaggio cinese è stato trattenuto dalle autorità taiwanesi il 25 febbraio.

L'Amministrazione della Guardia Costiera (CGA) è intervenuta dopo aver ricevuto un rapporto da Chunghwa Telecom riguardante il danneggiamento del cavo in fibra ottica sottomarino "Taiwan-Penghu No. 3". Secondo la CGA, la "Hong Tai", sotto il comando di Wang e con un equipaggio di altri sette membri, era presente nella zona dal 22 febbraio.

I procuratori sostengono che Wang abbia ordinato al suo equipaggio di gettare l'ancora a cinque miglia nautiche a ovest del Distretto di Beimen nella Contea di Tainan, e di navigare con un percorso a zig-zag attorno al cavo n. 3, in un presunto atto di sabotaggio. La carta nautica elettronica della nave mostrava chiaramente la posizione dei cavi sottomarini nelle acque taiwanesi, incluso il cavo n. 3, situato in una zona dove l'ancoraggio è vietato.

Il cavo sottomarino, essenziale sia per la telefonia che per la comunicazione a banda larga, è situato in un'area designata dal governo dove l'ancoraggio è severamente vietato. Wang rimane in custodia, mentre i sette membri dell'equipaggio sono detenuti dalla CGA, in attesa di espulsione, poiché non sono stati accusati a causa di prove insufficienti.

Nonostante le accuse, il capitano ha negato qualsiasi illecito e si è rifiutato di rivelare l'identità del proprietario della nave, che le autorità ritengono possa aver orchestrato l'atto. Ai sensi dell'articolo 72 della Legge sulla Gestione delle Telecomunicazioni, gli individui che mettono a repentaglio il funzionamento di un cavo sottomarino rischiano da un minimo di un anno a un massimo di sette anni di reclusione, oltre a potenziali multe fino a NT$10 milioni (circa US$305.210).

Il caso è in programma per essere discusso dal Tribunale Distrettuale di Tainan.



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