Accuse di corruzione a Taiwan: L'ex presidente ammette di aver finanziato illegalmente il partito popolare di Taiwan

Zhu Yahou, figura chiave del caso della città di Jinhua, ha confessato la corruzione, provocando le lacrime della moglie di Ko Wen-je.
Accuse di corruzione a Taiwan: L'ex presidente ammette di aver finanziato illegalmente il partito popolare di Taiwan

Il Tribunale distrettuale di Taipei sta attualmente esaminando il caso che coinvolge l'ex presidente del Partito Popolare di Taiwan, Ko Wen-je, e il caso Jinhua City. Durante l'udienza odierna, l'ex presidente di Dingyue Development, Zhu Yahou, ha testimoniato che il gruppo Weijing ha utilizzato sette prestanome per donare 2,1 milioni di dollari taiwanesi (NT$) al Partito Popolare di Taiwan. Questa donazione sarebbe stata fatta per ripristinare i 120.284,39 metri quadrati di superficie calpestabile originali per Jinhua City.

"Ho commesso l'atto di corruzione e lo ammetto. Questo rappresenta anche la mia intenzione originale e il mio pentimento", ha dichiarato Zhu Yahou durante il processo. Dopo l'udienza, è rimasto in silenzio quando è stato interrogato dai media, offrendo solo un inchino rispettoso. La moglie di Ko Wen-je, Chen Peiqi, era presente per assistere alle udienze ed è stata vista con gli occhi pieni di lacrime mentre lasciava il tribunale la sera.


Il tribunale si sta concentrando sulle accuse di corruzione che coinvolgono l'ex presidente del Partito Popolare di Taiwan, Ko Wen-je, e il caso Jinhua City. Il fulcro della questione ruota attorno alle accuse di finanziamenti illegali e alla potenziale influenza indebita nell'approvazione dei 120.284,39 metri quadrati della superficie calpestabile di Jinhua City.



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