Corea del Sud: Condanne a pene detentive per la rivolta in tribunale dell'ex presidente

Due uomini condannati per il coinvolgimento in una rivolta avvenuta a gennaio contro un edificio giudiziario in seguito alla proroga della detenzione dell'ex presidente Yoon Suk Yeol.

SEOUL: Un tribunale sudcoreano ha condannato due uomini a pene detentive per il loro coinvolgimento in una sommossa di gennaio in cui sostenitori dell'ex presidente impeached Yoon Suk Yeol hanno attaccato un edificio del tribunale.

I manifestanti hanno preso d'assalto il tribunale distrettuale occidentale di Seoul all'inizio di quest'anno dopo che un giudice aveva prorogato la detenzione di Yoon, il primo capo di stato in carica della Corea del Sud ad essere arrestato, a causa della sua breve imposizione della legge marziale.

I manifestanti hanno utilizzato estintori per sfondare porte e finestre, guadagnando l'accesso all'edificio del tribunale e causando danni. Hanno anche attaccato agenti di polizia sul posto.

Il tribunale distrettuale occidentale di Seoul ha condannato due uomini - identificati solo con i cognomi Kim, 35 anni, e So, 28 anni - rispettivamente a un anno e sei mesi e a un anno di reclusione, secondo un portavoce del tribunale.

Questo caso rappresenta un raro atto di violenza politica diretto contro la magistratura del paese, che, secondo gli esperti, evidenzia la crescente polarizzazione a seguito del tentativo di Yoon di minare il governo civile a dicembre.

"L'esito complessivo del crimine è stato devastante", ha dichiarato il tribunale dopo la sentenza.

Gli uomini hanno considerato la decisione della magistratura sudcoreana una "cospirazione politica" ed erano guidati da un' "ossessione" per attuare "rappresaglie immediate".

Yoon era stato un presidente "lame duck" (incapace di agire efficacemente) da quando il Partito Democratico dell'opposizione ha ottenuto la maggioranza nelle elezioni parlamentari dello scorso aprile.

In un discorso televisivo, Yoon ha criticato "elementi anti-stato che saccheggiano la libertà e la felicità del popolo", e il suo ufficio ha successivamente inquadrato l'azione come uno sforzo per rompere lo stallo legislativo.

A seguito della sua mossa, ha guadagnato il sostegno di figure religiose estreme e di youtuber di destra, molti dei quali sono stati collegati alla sommossa di gennaio nel tribunale.

Yoon, attualmente sotto processo per insurrezione, è stato accusato di aver implicitamente incoraggiato la violenza.

Settimane prima della sommossa, all'inizio di gennaio, aveva inviato un messaggio ai suoi sostenitori intransigenti avvertendo che il paese era "in pericolo" e promettendo di stare con loro "fino alla fine".