Il tribunale di Taiwan conferma la condanna a 28 anni per l'insegnante di scuola materna in uno scioccante caso di abusi su minori

Il verdetto finale conferma una lunga pena detentiva per Mao Chun-shen in seguito alla decisione della Corte Suprema
Il tribunale di Taiwan conferma la condanna a 28 anni per l'insegnante di scuola materna in uno scioccante caso di abusi su minori

Taipei, Taiwan – La Corte Suprema di Taiwan ha emesso il suo verdetto definitivo nel caso di Mao Chun-shen (毛畯珅), respingendo il suo appello e confermando la condanna a 28 anni e otto mesi di reclusione. Questa decisione, annunciata giovedì, consolida la punizione per molteplici reati legati all'aggressione sessuale di minori.

La sentenza deriva da un caso che coinvolge atti gravi commessi tra il 2021 e il 2023. Mao è stato giudicato colpevole di nove capi di aggressione sessuale con penetrazione, 203 capi di aggressione indecente e 14 capi di ripresa di immagini oscene, tutti rivolti a minori. Il verdetto iniziale è stato pronunciato dall'Alta Corte di Taiwan nel gennaio 2025.

L'accumulo di condanne per tutte le accuse penali ammontava a un'incredibile cifra di 1.291 anni. Tuttavia, l'Alta Corte ha stabilito una pena di 28 anni e otto mesi. Questa condanna riflette i gravi danni inflitti al benessere fisico e mentale delle vittime, così come il profondo trauma subito dalle loro famiglie, come dichiarato dalla corte.

Molti dei reati sono avvenuti mentre Mao era impiegato come insegnante di scuola materna alla Taipei Piramide School (台北市私立培諾米達幼兒園), di proprietà di sua madre. È stato arrestato inizialmente nel luglio 2023 a seguito delle accuse di aggressione sessuale di bambini alla scuola materna, portando al suo rinvio a giudizio nell'agosto dello stesso anno.

Le prime denunce contro Mao sono state presentate nel giugno 2022. Ulteriori indagini hanno scoperto un ulteriore caso in cui l'Ufficio del Procuratore Distrettuale di Taipei lo ha incriminato nell'ottobre 2024 per aver aggredito sessualmente 39 bambini e aver ripreso contenuti a sfondo sessuale che coinvolgevano minori in pubblico 306 volte, a partire dal 2021. Questo secondo caso è ancora sotto inchiesta.



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