Taiwan alle prese con lo spionaggio: Prorogata la detenzione di ex collaboratori del DPP

Un'indagine in corso rivela presunte attività di spionaggio cinese all'interno dei ranghi del Partito al potere
Taiwan alle prese con lo spionaggio: Prorogata la detenzione di ex collaboratori del DPP

Taipei, Taiwan – Il Tribunale Distrettuale di Taipei ha dato il via libera alla richiesta di un procuratore di prolungare la detenzione di due ex funzionari del Partito Democratico Progressista (DPP) al governo, approfondendo l'intrigo attorno a un presunto caso di spionaggio che coinvolge la Cina.

Gli individui, identificati come Chiu Shih-yuan (邱世元) e Huang Chu-jung (黃取榮), sono detenuti da metà febbraio, a seguito di un interrogatorio da parte dell'Ufficio dei Procuratori del Distretto di Taipei. Il loro periodo di detenzione iniziale doveva scadere a breve, ma la recente decisione del tribunale garantisce la loro continua reclusione.

I procuratori, citando forti sospetti di gravi crimini e preoccupazioni riguardanti una potenziale collusione o distruzione di prove, hanno chiesto una proroga della loro detenzione. Il tribunale, dopo un'udienza, ha accolto questa richiesta, estendendo la detenzione per altri due mesi, a partire da domenica. Durante questo periodo, i detenuti rimarranno in isolamento.

Chiu, un ex vice capo del Taiwan Institute of Democracy del DPP, e Huang, che in precedenza ha lavorato come assistente del consigliere del DPP di New Taipei Lee Yu-tien (李余典), sono tra le diverse persone sospettate di agire come spie per i servizi segreti cinesi. Le presunte attività si sarebbero verificate mentre lavoravano per alti funzionari all'interno del governo del DPP, al potere dal 2016.

L'indagine coinvolge anche altre persone, tra cui Wu Shang-yu (吳尚雨), che ha lavorato come consulente nell'ufficio del Presidente Lai Ching-te (賴清德), e Ho Jen-chieh (何仁傑), un ex assistente del Segretario Generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale Joseph Wu (吳釗燮) durante il suo periodo come Ministro degli Esteri di Taiwan.

Secondo i procuratori, Huang sarebbe stato reclutato dai servizi segreti cinesi mentre svolgeva attività commerciali in Cina. Al suo ritorno a Taiwan, è accusato di collaborare con Ho, Wu Shang-yu e Chiu per raccogliere informazioni sensibili sul Presidente Lai e altri alti funzionari.

Si presume che, in cambio della fornitura di queste informazioni ai servizi segreti cinesi, Ho, Wu e Chiu abbiano ricevuto decine di migliaia di dollari taiwanesi. L'indagine si è ampliata a febbraio dopo che i procuratori hanno rintracciato le transazioni finanziarie tra Huang e gli altri sospettati. Huang, Wu e Chiu sono stati inizialmente detenuti a febbraio, con Ho successivamente aggiunto alla lista la scorsa settimana.



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