Il tribunale di Taiwan condanna altri indonesiani nello scontro di arti marziali di Changhua

Altri cittadini indonesiani rischiano il carcere e l'espulsione in relazione a un incidente violento

Taipei, 9 maggio – Il tribunale distrettuale di Changhua a Taiwan ha emesso verdetti condannando altri quattro cittadini indonesiani per il loro coinvolgimento in un violento scontro tra gruppi di arti marziali rivali nella contea di Changhua. Questo fa seguito alla condanna a 11 anni e mezzo di reclusione precedentemente annunciata per il principale sospettato.

Le recenti sentenze hanno comportato pene detentive per i quattro membri del gruppo di arti marziali IKSPI, tutti lavoratori migranti indonesiani, che variano da tre a sette mesi. Saranno deportati al termine della pena. La decisione del tribunale è soggetta ad appello.

Le conclusioni del tribunale indicano che il 2 settembre 2023, oltre 70 membri del gruppo IKSPI, equipaggiati con armi come manganelli estensibili e falcetti, si sono radunati vicino alla stazione ferroviaria di Changhua per confrontarsi con i membri del gruppo PSHT, anch'essi composti da lavoratori migranti indonesiani.

I due gruppi si erano scontrati online a proposito di arti marziali e avevano concordato di incontrarsi a Changhua. Inizialmente, 29 cittadini indonesiani sono stati arrestati, di cui 15 sono stati successivamente identificati come sospetti.

Durante lo scontro, un passante, Ario Eko Cahyono, anch'egli cittadino indonesiano, è stato erroneamente identificato come un rivale e aggredito dal membro IKSPI Kumaedi, riportando diverse lacerazioni.

Kumaedi ha ricevuto una condanna a sette mesi di reclusione per aggressione e partecipazione a un raduno pubblico violento. Le altre tre persone hanno ricevuto condanne che variano da tre a quattro mesi.

In precedenza, Rivan Antony Putra Hutafea, il principale imputato e membro di IKSPI, aveva accoltellato a morte un membro di PSHT durante lo stesso incidente.

La condanna iniziale di 12 anni e 6 mesi per omicidio di Rivan Antony Putra Hutafea è stata rivista in appello dalla filiale di Taichung dell'Alta Corte. L'accusa è stata ridotta a omicidio colposo, con conseguente condanna a 11 anni e 6 mesi, considerando che il sospettato aveva accoltellato la vittima solo una volta e non aveva l'intento di uccidere.

Questa sentenza è definitiva e Rivan Antony Putra Hutafea sarà deportato dopo aver scontato la pena.