Taiwan respinge le accuse di aver usato i minimarket come centri di smistamento in tempo di guerra
L'Ufficio presidenziale chiarisce i piani in mezzo alle tensioni nello Stretto

Taipei, 13 aprile - L'Ufficio Presidenziale di Taiwan ha smentito un recente rapporto che suggeriva l'intenzione del governo di utilizzare i minimarket come centri nevralgici in tempo di guerra in caso di conflitto attraverso lo stretto. L'ufficio ha dichiarato che non esiste alcun "piano specifico" per attuare tali misure.
La controversia è nata da un articolo pubblicato dal quotidiano britannico The Guardian. Il rapporto proponeva che, durante una potenziale invasione cinese, con l'interruzione dei trasporti, delle comunicazioni e dei servizi internet domestici, i cittadini taiwanesi potrebbero cercare assistenza presso le catene di minimarket locali.
L'articolo suggeriva che questi negozi, che ammontano a oltre 13.000 in tutta l'isola, potrebbero fungere da centri di distribuzione di razioni e forniture mediche, sfruttando le loro reti logistiche esistenti. Inoltre, ipotizzava che i cittadini potessero accedere alle comunicazioni governative esposte nei negozi o utilizzare hotspot di emergenza.
Secondo The Guardian, l'idea è stata discussa all'interno del Comitato per la Resilienza della Difesa dell'intera società, istituito dal presidente Lai Ching-te (賴清德) per rafforzare la resilienza di Taiwan di fronte ad attacchi o disastri naturali.
In risposta, la portavoce dell'Ufficio Presidenziale Karen Kuo (郭雅慧) ha chiarito che, sebbene i rappresentanti del settore della vendita al dettaglio avessero condiviso approfondimenti sul loro sostegno durante il terremoto 921 del 1999, l'amministrazione Lai non ha formalizzato alcun piano come quelli delineati nel rapporto del Guardian.
Kuo ha sottolineato l'esistenza di un piano governativo preesistente per la distribuzione in tempo di guerra di "materiali strategici". Ha anche negato le affermazioni secondo cui la polizia di Taiwan sarebbe stata schierata in prima linea durante una potenziale invasione cinese. La portavoce ha affermato che il ruolo della polizia in tempo di guerra si concentrerebbe sul mantenimento dell'ordine sociale, della logistica e sulla salvaguardia delle infrastrutture critiche.
Il Comitato per la Resilienza della Difesa dell'intera società, formato nel giugno 2024, mira a rafforzare la resilienza di Taiwan attraverso varie iniziative, tra cui l'addestramento delle forze civili, la protezione delle forniture vitali, il rafforzamento delle infrastrutture e la garanzia della continuità dei servizi essenziali.
Il comitato ha condotto tre serie di riunioni, l'ultima delle quali il 27 marzo durante un'esercitazione di difesa civile a Tainan.
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