L'Indonesia punta a una robusta crescita economica entro il 2026

Il governo punta a una forte performance economica in mezzo alle sfide globali
L'Indonesia punta a una robusta crescita economica entro il 2026

Giacarta - Il governo indonesiano punta a una sostanziale espansione economica, mirando a un tasso di crescita tra il 5,2% e il 5,8% nel 2026, come annunciato dal Ministro delle Finanze Sri Mulyani Indrawati.

Questo ambizioso obiettivo, dettagliato nel Quadro Macroeconomico e nei Principi di Politica Fiscale (KEM & PPKF) del 2026, riflette un aumento rispetto all'obiettivo di quest'anno del 5,2%.

“Questo tasso di crescita economica mirato servirà come solida base per la nazione per raggiungere il nostro obiettivo più ampio di una crescita fino all'8 percento nei prossimi anni,” ha affermato il Ministro durante la 18a Sessione Plenaria della Camera dei Rappresentanti (DPR) a Giacarta.

Per facilitare questa crescita, il governo si concentrerà su strategie chiave. Queste includono il mantenimento del potere d'acquisto pubblico, la ristrutturazione dell'economia, lo sviluppo di iniziative di downstreaming delle risorse naturali, il miglioramento dell'ambiente di investimento e il potenziamento della qualità delle risorse umane.

“Le politiche fiscali nel 2026 rimarranno focalizzate sul supporto efficace delle strategie per accelerare la crescita economica nazionale, migliorare gli standard di vita delle persone e ridurre la povertà,” ha sottolineato Indrawati.

Indrawati ha anche fornito approfondimenti sulle principali proiezioni economiche. Si prevede che la rupia si attesterà tra Rp16.500 e Rp16.900 per dollaro USA nel 2026, con un'inflazione nazionale mirata a un intervallo tra l'1,5% e il 3,5%.

Riconoscendo le continue tensioni globali e i rallentamenti economici, il governo prevede che i prezzi del petrolio grezzo indonesiano fluttueranno tra 60 e 80 dollari USA al barile, con una produzione giornaliera di petrolio prevista fino a 605.000 barili.

Inoltre, il governo mira a migliorare gli indicatori di benessere. Il tasso di disoccupazione aperto dovrebbe scendere fino al 4,44%, un miglioramento rispetto all'obiettivo di quest'anno del 5,0-4,5%. Il governo punta anche a una riduzione del tasso di povertà tra il 7,5% e il 6,5%, con l'obiettivo di eliminare la povertà estrema. Inoltre, il rapporto di Gini è mirato tra 0,377 e 0,380 e l'Indice di Capitale Umano dovrebbe raggiungere 0,57.



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