Taiwan dà un giro di vite alle operazioni illegali sui rifiuti: 11 incriminati

Smascherato un enorme giro di rifiuti illegali a Taoyuan, si rischiano pesanti sanzioni
Taiwan dà un giro di vite alle operazioni illegali sui rifiuti: 11 incriminati

Taoyuan, Taiwan – In una significativa vittoria per la protezione ambientale, undici individui sono stati incriminati a Taoyuan per il loro presunto coinvolgimento in un'operazione illegale di raccolta, stoccaggio e trattamento dei rifiuti. L'incriminazione, annunciata di recente, dettaglia le attività non autorizzate che hanno supportato l'esportazione illegale di rifiuti, evidenziando la portata del crimine ambientale.

L'indagine, che ha portato alle incriminazioni, è stata avviata sulla base di una soffiata dal Northern Center of Environmental Management, una divisione dell'Environmental Management Administration sotto il Ministero dell'Ambiente di Taiwan (MoENV). I pubblici ministeri ritengono che le attività illegali siano iniziate a marzo 2023.

Il 7 febbraio 2025, le autorità investigative hanno effettuato perquisizioni, scoprendo circa 5.549 tonnellate metriche di rifiuti di plastica stoccati in tre impianti nei distretti di Xinwu e Zhongli. I funzionari del MoENV hanno confermato questi risultati in una conferenza stampa tenuta in una delle fabbriche a Xinwu.

Le autorità hanno scoperto che ben 5.832 tonnellate metriche di rifiuti erano già state spedite all'estero. Inoltre, durante l'operazione sono stati confiscati 394,79 milioni di dollari taiwanesi (12,17 milioni di dollari USA) di presunti guadagni illeciti.

Il Dipartimento per la Protezione Ambientale della Città di Taoyuan multerà sei aziende coinvolte nelle operazioni di smaltimento rifiuti senza licenza fino a 10 milioni di dollari taiwanesi ciascuna, secondo il vice ministro dell'Ambiente Shen Chih-hsiu (沈志修), che ha parlato alla conferenza stampa.

Gli undici individui ora devono affrontare accuse tra cui l'esercizio di discariche e lo stoccaggio, il trattamento e lo smaltimento illegali di rifiuti. Questi reati comportano una potenziale pena detentiva fino a cinque anni e una multa di 15 milioni di dollari taiwanesi, ha confermato Shen.

Il vice ministro della Giustizia Hsu Hsi-hsiang (徐錫祥) ha sottolineato la continua collaborazione tra il MoENV, i pubblici ministeri e la polizia, un partenariato istituito nel 2011 per combattere le violazioni delle leggi sulla protezione ambientale. Questa alleanza utilizza tecnologie avanzate e unità specializzate per affrontare efficacemente i crimini ambientali.

Negli ultimi 14 anni, questa alleanza ha compiuto progressi significativi nel sequestro di proventi illeciti e nella valutazione del ripristino dei siti di rifiuti illegali. Questo ha influenzato le decisioni relative alle condanne sospese, ha dichiarato Hsu.



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